HPV test, un piccolo controllo per una grande protezione

Il tumore del collo dell’utero, purtroppo, è ancora oggi una delle forme di tumore più diffuse tra le donne, ma la buona notizia è che, se diagnosticato in tempo, può essere prevenuto o trattato con grande successo. La parola chiave qui è screening: controlli regolari che ci permettono di individuare eventuali alterazioni prima che diventino un problema serio.

Ma cosa significa realmente fare uno screening? Per le donne, gli strumenti principali sono due: il Pap test e l’HPV test. Il Pap test, conosciuto anche come striscio cervicale, serve a rilevare cellule anomale nel collo dell’utero, mentre l’HPV test individua la presenza del virus HPV ad alto rischio, principale responsabile dello sviluppo di questo tipo di tumore. Negli ultimi anni, le linee guida hanno spostato l’attenzione sempre più sull’HPV test come metodo di screening primario, soprattutto nelle donne dai 30 anni in su, perché permette di identificare il rischio con maggiore precisione.

Lo screening non è solo un esame: è un gesto di cura verso se stesse. La frequenza consigliata varia in base all’età e ai risultati degli esami precedenti, ma in generale si consiglia alle donne dai 25 anni in su di sottoporsi a controlli regolari, anche se non si hanno sintomi. Questo perché il tumore del collo dell’utero può svilupparsi silenziosamente, senza dare segnali evidenti.

La frequenza del HPV test dipende dall’età della donna e dai risultati dei controlli precedenti. Ecco le linee guida più aggiornate, valide in Italia e in gran parte dei paesi europei:

  1. Donne 25-29 anni:

    • Lo screening primario resta generalmente il Pap test ogni 3 anni.

    • L’HPV test può essere considerato in casi particolari, ma di solito non è il primo strumento in questa fascia d’età.

  2. Donne 30-64 anni:

    • L’HPV test è lo screening principale, con Pap test come test riflesso se l’HPV risulta positivo.

    • La frequenza consigliata è ogni 5 anni se l’HPV è negativo.

  3. Dopo i 65 anni:

    • Se gli screening precedenti erano regolari e negativi, di solito non è necessario continuare.

    • In caso di risultati anomali passati, può essere consigliata la prosecuzione.

Molte donne si chiedono se sia doloroso o invasivo. In realtà, il Pap test e l’HPV test sono esami rapidi, eseguiti in pochi minuti, e spesso il fastidio è minimo. Il vero fastidio sarebbe dover affrontare una malattia che si sarebbe potuta prevenire.

Infine, è importante ricordare che lo screening è efficace solo se fatto regolarmente e combinato con altre misure di prevenzione, come la vaccinazione contro l’HPV, che protegge le ragazze e i ragazzi ancora prima dell’inizio dell’attività sessuale.

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