Radiofrequenza un trattamento moderno per fibromi e adenomiosi
Ci sono donne che convivono per anni con dolori, flussi abbondanti e quella sensazione di peso al basso ventre che non dà tregua. Spesso dietro questi disturbi si nascondono fibromi o adenomiosi, due condizioni molto diffuse che fino a poco tempo fa richiedevano quasi sempre interventi chirurgici più o meno invasivi. Oggi però esiste una possibilità diversa, più delicata e rispettosa del corpo: la termoablazione a radiofrequenza.
La radiofrequenza è una tecnologia che utilizza il calore per ridurre il tessuto malato. Attraverso un sottile ago, guidato da ecografia o laparoscopia, si raggiunge in modo preciso il fibroma o l’area di adenomiosi. Lì viene emessa una piccola quantità di energia termica che in pratica “disattiva” la lesione dall’interno, permettendole nel tempo di ridursi di volume. È un trattamento mirato, che colpisce solo ciò che serve, lasciando intatti i tessuti sani e senza dover ricorrere a tagli o rimozioni estese.
L’intervento è rapido e poco doloroso che richiede un ricovero di un giorno. La paziente al rientro a casa nel giro di pochi giorni, può riprendere le sue attività abituali. Non ci sono cicatrici visibili, il recupero è dolce e i sintomi migliorano progressivamente nelle settimane successive.
Per molte donne la radiofrequenza rappresenta un cambiamento importante. Permette di preservare l’utero, evitare interventi più impegnativi come l’isterectomia. È un modo diverso di curare, più rispettoso, che unisce la precisione della tecnologia all’attenzione per il benessere femminile.
La medicina moderna sta andando sempre più in questa direzione: trattamenti efficaci ma conservativi, capaci di risolvere il problema senza in maniera mini-invasiva. La radiofrequenza è uno di questi passi avanti, e per molte donne può diventare la chiave per ridurre i sintomi legati ai fibromi o all’adenomiosi.