Un fibroma non fa paura…

I fibromi uterini sono molto più comuni di quanto si immagini e spesso vengono scoperti per caso durante un’ecografia di controllo e la prima reazione è quasi sempre la stessa cioè chiedersi se bisogna preoccuparsi. Nella maggior parte dei casi la risposta è no perché i fibromi sono formazioni benigne che crescono all’interno o all’esterno dell’utero e non hanno nulla a che vedere con i tumori maligni. Anche se la parola può spaventare non esiste una causa precisa ma sappiamo che la loro crescita è legata agli ormoni femminili ed è per questo che tendono a svilupparsi negli anni fertili e spesso si riducono spontaneamente dopo la menopausa. Non tutti i fibromi sono uguali perché alcuni crescono dentro la cavità uterina e possono provocare sanguinamenti abbondanti o difficoltà a concepire altri si sviluppano nello spessore della parete dell’utero dando più che altro disturbi legati al volume e altri ancora rimangono all’esterno senza quasi farsi notare. Molti fibromi restano silenziosi mentre altri possono farsi sentire con cicli mestruali molto abbondanti e prolungati anemia stanchezza dolori o senso di peso al basso ventre, pancia gonfia, disturbi urinari o intestinali o difficoltà legate alla gravidanza o al concepimento. La diagnosi si esegue solitamente con un’ecografia ginecologica che è semplice e indolore e solo in alcuni casi particolari serve una risonanza magnetica. Una volta scoperto un fibroma non esiste un percorso unico perché dipende dall’età dai sintomi dal desiderio di gravidanza e dalla sua dimensione. A volte basta solo controllarlo nel tempo altre volte si possono usare farmaci che aiutano a ridurre i disturbi e quando serve si può valutare un intervento chirurgico che oggi nella maggior parte dei casi è mini invasivo e con recupero rapido. Avere un fibroma non significa dover affrontare per forza un intervento né avere qualcosa di grave ma è una condizione molto diffusa che si può affrontare con serenità. La cosa più importante è parlarne con il proprio ginecologo per trovare insieme la soluzione più adatta alla propria storia

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Adenomiosi: quando l’utero “parla” attraverso i sintomi.